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         Ceglie in diretta  | 
  
         Luglio 2006  | 
      
        
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 2006 
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		Non si fa rispettare il divieto di sosta? Allora ecco 
        il senso unico 
		Mercoledì, 26 luglio A 
        Ceglie vige una nuova mentalità: i problemi dello scarso o addirittura  
        mancato controllo del traffico si risolvono con l’istituzione di sensi 
        unici. Idea che potrebbe anche andare se, ad esempio mancassero le 
        occasioni di controllo e gestione del traffico per cui  si propende per 
        questo tipo di adozioni. Ma non è ne può essere così. E’ 
        vero che i tutori della corretta vigilanza sono insufficienti, ma questo 
        non è un problema solo di Ceglie. Tutte le città ed i paesi italiani 
        sono alle prese con queste carenze e eppure si cerca di gestirli.Accade 
        infatti che da una ventina di giorni è stato trasformata Via Putignano, 
        arteria che immette su Viale Aldo Moro è stata trasformata in seno unico 
        – anche sulla direzione di marcia molti hanno da obiettare. Questa 
        strada di appena cento metri, almeno fino atre settimane fa è piuttosto 
        larga e capace di prevedere un parcheggio ed il normale doppio senso di 
        marcia con indubbi  vantaggi allo snellimento della circolazione,specie 
        per quanti provenienti dalla zona moretto dovevano procedere per Villa 
        Castelli, Grottaglie, Taranto e Franvcavilla Fontana. Normale fino a 
        quando gli “incivili” automobilisti non hanno pensato bene a sostare le 
        proprie auto su entrambi i lati della strada. Circostanza che come si 
        può ben immaginare ha  creato problemi alla circolazione e spesso si è 
        registrato anche qualche animato battibecco. E’ 
        chiaro che i primi “colpevoli” sono i cittadini incuranti delle 
        prescrizioni. E’ pero anche vero che spesso il mancato controllo 
        all’osservanza delle norme invoglia a disattendere le prescritte norme. 
        La domanda che in molti si pongono, a questo punto, è fin troppo ovvia. 
        Non sarebbe bastato un controllo, anche se non sistematico ma di una 
        certa frequenza, di questa arteria? La presenza di tanto in tanto dei 
        vigili sarebbe stato un deterrente e, in caso di reiterazione procedere 
        con l’elevazione della multa. E qui la risposta sarebbe la solita: 
        abbiamo pochi vigili. Si, questo è vero, ma la pattuglia in servizio no 
        potrebbe nel suo attraversare in lungo ed in largo la città fermarsi 
        cinque minuti, invitare – le prime volte – a spostare le auto, che poi 
        appartengono a gente che si serve dei locali situati in questa luogo, 
        per poi eventualmente ricorrere alla multa. La 
        multa spesso vessatoria può essere anche “educativa”. Ma, invece si 
        decide di trasformare Via Putignano a senso unico. E qui – almeno a 
        detta di molti – l’altra “infelice” soluzione. Se proprio si doveva 
        ricorrere a questa soluzione, logica avrebbe voluto che il senso di 
        marcia si sarebbe dovuto istituire la contrario, ovvero immettendosi su 
        Viale Aldo Moro. E la cosa non è poi tanto campata in aria. Accade, 
        infatti, che ora tutta quella gran mole di auto che proviene dalla zona 
        Moretto, da Via Fedele Grande e che vuole procedere per Villa Castelli, 
        Francavilla Fontana e Taranto deve costeggiare tutta la Villa Cento 
        Pini, intasando la circolazione – molti già prefigurano quello che 
        accadrà con l’apertura delle scuole visto che su questa strada è posto 
        l’ingresso dell’istituto Sacro Cuore che ospita la scuola materna ed 
        elementare prificata. Logica, forse, avrebbe voluto fare il contrario 
        snellendo e facendo meglio defluire il traffico. Già ora il caos è 
        all’ordine del giorno, considerato che su Via Crispi, quella che 
        costeggia appunto la villa, la sosta avviene su entrambi i lati con 
        grosse difficoltà allo scorrimento del doppio senso. A meno che anche 
        qui non si stia decidendo per la soluzione dell’istituzione di un nuovo 
        senso unico. Ma la gente auspicherebbe evitare il tutto con una maggiore 
        presenza delle istituzioni. 
        L.D.           
		Proteste per la scarsa pulizia del centro storico. Ma 
        anche del resto 
		Martedì, 25 luglio 
        Un po’ di malcontento tra la gente del 
        posto e soprattutto i forestieri nel constatare lo stato di scarsa 
        igienicità riscontrabile in Piazza Plebiscito e lungo Corso Garibaldi, 
        ovvero la parte della città ristrutturata anni addietro con 
        l’installazione delle tipiche chianche.  Purtroppo, specie ora che è 
        estate e piove poco la scarsa pulizia si vede: chiazze di nerume sono 
        all’ordine del giorno e nessuno non può non accorgersene, specie chi 
        dovrebbe farlo. Ed il  tutto viene aggravato quando ci sono spettacoli. 
        Sabato sera un episodio emblematico che la dice lunga sulla “gravità” 
        della situazione. In piazza erano appena giunte due famiglie forestiere 
        con alcuni bambini che subito hanno scorazzato lungo l’area della 
        piazza. Cosa che è durata pochi secondi in quanto, appena accortosi 
        della situazione, preoccupati che giocando potessero cadere o appoggiare 
        le mani per terra, hanno preso i bambini e sono andati via con evidente 
        disappunto che non è sfuggito ai tanti cegliesi che come è solito fare 
        passeggiano in quelli che era definito il salotto della città  
        E’ vero che venerdì sera c’era stato uno 
        spettacolo che ha richiamato una moltitudine di gente che magari nel 
        consumare bevande parte è stata versata per terra, però – siccome non è 
        la prima volta che accade – tutto questo avrebbe dovuto prevedere i 
        consequenziali interventi riparatori. Ma – fa presente un cittadino – 
        “non è solo in occasione degli spettacoli che questi luoghi si 
        sporchino”. E aggiunge un altro: “possibile che in questi giorni non è 
        passato un solo consigliere comunale, un solo assessore, un solo vigile 
        che si sia accorto dello stato dell’arte?”. Evidentemente, no.  Ed a 
        proposito dei vigili sono in molti a suggerire all’amministrazione 
        comunale il loro ritorno in Piazza Plebiscito. L’aver trasferito 
        l’intero comando presso il nuovo comune a molta gente non sembra essere 
        stata una buona idea. Per diversi momenti della giornata la il cuore 
        della città è letteralmente sguarnito e se qualche forestiero vuole 
        qualche informazione non sa dove ed a chi rivolgersi. Non sarebbe una 
        idea tanto malvagia il voler rivedere questa soluzione, magari lasciando 
        presso il comune un solo punto di riferimento. (ld)           
		Basket: il Ceglie molto attivo sul mercato, arriva 
        Rocco Palazzo 
		Martedì, 25 luglio 
        Ancora un buon colpo di mercato messo a segno dalla società di basket 
        cegliese che va definendo il roster che l’allenatore Cosimo Romano dovrà 
        traghettare al prossimo campionato di serie C 1. 
        Approda a Ceglie Rocco Palazzo, play nativo di Potenza lo scorso anno in 
        forza al Campobasso in C1. Un giocatore coriaceo, sanguino che i tifosi 
        cegliesi conoscono fin troppo bene per essere state una delle “bestie 
        nere” nei due scontri avutosi lo scorso campionato.  Lui, Palazzo, con 
        l’altro play acquistato, l’under Gugliemo Serazzi, sono due giocatori di 
        indiscusso valore ed affidamento. Allo stato la rosa del basket ceglie è 
        pronta per i due terzi: al riconfermato capitano Maurizio D’Amicis 
        (pivot), si sono aggiunti Beppe Vozza (lo scorso anno con l’Ostuni in 
        B2), Angelo De Leonardis (lo scorso anno in C1 con il Bernalda, roster 
        che ha vinto campionato e Coppa Italia), Gugliemo Serazzi e Rocco 
        Palazzo. Ma – anticipa il presidente Mario Laneve, molto attivo sul 
        mercato con il ds Enrico Marseglia -  la campagna acquisti non si 
        fermerà qui. 
        L’attenzione della società è posta per la ricerca di una guardia e di un 
        lungo. Indiscrezioni, per quel che riguarda la “guardia” portano ad un 
        giocatore argentino. Le prossime ore decisive. Va anche detto che del 
        vecchio roster molto probabile la riconferma di Eduardo Passante, autore 
        di un ottimo finale di campionato lo scorso anno e che il coach Romano 
        conosce bene.  Buone possibilità che resti a Ceglie ci sono anche per 
        Charles Mujango,  giocatore  che lo scorso campionato +è stato uno dei 
        protagonisti al punto da risultare il “capocannoniere” con bem 642 punti 
        al suo attivo (542 in campionato ed il resto nelle tre gare dei play off 
        disputate). Il giocatore è in questi giorni è alle rese con diverse 
        offerte anche da società che militano nel campionato di serie B1 ed A2.  
        Certo è che a Ceglie rimarrebbe ben volentieri ed allora sta rendendo un 
        po’ di tempo. Questa, comunque la settimana decisiva. Insomma, come si 
        può desumere la società sta allestendo un roster competitivo, con 
        giocatori adatti e soprattutto capaci di affrontare le insidiose 
        trasferte. E su questo versante importanti gli acquisti di Angelo De 
        Lonardis: il suo ritorno a Ceglie è stato salutato con soddisfazione dai 
        tifosi perché hanno già avuto modo di vedere con quale grinta scende  
        sul parquet. Stesso discorso per Beppe Vozza, anch’egli di ritorno a 
        Ceglie dopo la felice parentesi ostunese.  
         “Sono molto soddisfatto – a parlare è il coach Cosimo Romano, anch’egli 
        al suo ritornoa Ceglie dopo la parentesi barese - di come si sta 
        evolvendo il nostro mercato con l’acquisto di giocatori importanti e sui 
        quali conto molto”.  E contano molto anche i dirigenti ed i tifosi ormai 
        diventati dal …palato fino e che vogliono ripercorrere le imprese delle 
        D’Annunzio Bsket, riagguantando la serie B 2. E il campionato che inizia 
        segn anche la svolta per lo sport cegliese che finalmente potrà contare 
        sul proprio palazzetto mettendo fine ad elemosinare ospitalità ai paesi  
        limitrofi. A proposito di palazzetto è il casoi che l’amministrazione, 
        parallelamente al collaudo decida per la gestione.  La pratica sportiva 
        a Ceglie, tra basket e volley è abbastanza prolifera. Orbene – 
        suggeriscono in molti – perché non affidare alla società di C1 la 
        gestione,  alternandosi con l’altra società cestistca che militerà in 
        serie C 2. Alle due società di pallavolo si possono mettere a dispostone 
        le due ampissime palestre (quella di Via Salerno e quella di Via Toniolo). 
        Soluzione buono che consentirebbe a tutti dfi avere spazi e tempi più 
        che sufficienti senza spartirsi orari spesso inadeguati.  
        Luca Dipresa             
		Annega in mare, gli "sciacalli" rubano pure i vestiti 
        dei soccorritori 
		Mercoledì, 19 luglio 
		Travolto dalle onde e dalla corrente un giovane militare è morto 
        annegato dinanzi alla costa della marina di Carovigno. Ma mentre lui 
        moriva e i suoi amici si erano buttati in mare per salvarlo, qualcuno 
        sulla spiaggia ha rubato loro i vestiti e i portafogli, compreso quelli 
        della vittima. Quando il cadavere è stato riportato a riva da personale 
        della capitaneria di porto, una delle persone che aveva assistito 
        all'accaduto ha ceduto la propria maglietta per coprire il corpo del 
        giovane. 
		La vittima è Francesco Argentiero, di 24 anni, di Ceglie Messapica, che 
        prestava servizio a Piacenza ed era tornato per qualche giorno in 
        licenza nel suo paese d'origine. Il militare era andato a mare con 
        alcuni amici, aveva indossato una maschera da sub ed era andato a fare 
        il bagno, ma forse per il mare grosso e la corrente non era più riuscito 
        a tornare a riva. 
		Quando si sono accorti che era in difficoltà, gli amici si sono tuffati 
        in mare per soccorrerlo ma non sono riusciti a raggiungerlo.           
		Rapine in trasferta: da Ceglie al Nord per colpire 
        nelle banche, arrestato 
		Giovedì, 13 luglio 
		Un giro di rapine in trasferta. Sarebbe di 
        Ceglie Messapica l'autore di diverse rapine eseguite ai danni di 
        istituti di credito di regioni settentrionali. G. S., 31 anni, non è 
        certo quel che si dice un principiante. Nel 2004 fu coinvolto in una 
        grossa inchiesta, operazione condotta in porto dai carabinieri, 
        denominata «Il professore». Il gruppo cui apparteneva, uno dei cinque 
        che all'epoca, siamo nel 2001) operarava nel Brindisino, che, secondo 
        gli investigatori, aveva le caratteristiche delle organizzazioni di 
        stampo mafioso, percepiva illeciti profitti dal traffico di sostanze 
        stupefacenti, dalla ricettazione dei titoli di credito e dalle truffe. 
        Ma era soprattutto lo spaccio della droga ad assicurare ingenti risorse 
        economiche. Operava in un'area di influenza circoscritta alla provincia 
        di Brindisi e Taranto e in particolare a Francavilla e Ceglie. 
		Sono stati gli agenti della Squadra mobile di 
        Bari in collaborazione con il personale della Squadra mobile di Milano, 
        sezione Antirapina, ad eseguire una ordinanza di custodia cautelare in 
        carcere. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del 
        Tribunale di Milano. L'uomo è accusato di aver partecipato a quattro 
        rapine, di cui due alle agenzie di Banca Intesa e due alle agenzie della 
        Banca di Roma. Sono state subito avviate avviate le indagini per 
        individuare i complici del rapinatore cegliese.     
   
 
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